Il prossimo incontro riguarderà Pier Paolo Pasolini domenica 20 novembre, alle ore 17, in Castello Campori. A raccontare il poeta, scrittore e cineasta sarà Vincenzo Todesco, con l'accompagnamento musicale di Antonio Braidi e letture in collaborazione con Pensieri Acrobati.

 

Che anno formidabile, il 1922! Cento anni fa nascevano personaggi che avrebbero dato lustro al nostro paese. A Soliera una rassegna di incontri ne mette insieme cinque. Dopo le serate dedicate a Beppe Fenoglio, Enrico Berlinguer, Margherita Hack e José Saramago, prosegue la rassegna “1922, che anno! I magnifici centenari”. Il prossimo appuntamento riguarderà José  Pier Paolo Pasolini (domenica 20 novembre alle 17, in Castello Campori). Ingresso libero.

Pier Paolo Pasolini è stato poeta, scrittore, regista, editorialista. Una personalità scomoda, sempre controcorrente. Polemico, radicale, coltissimo ma profondamente legato alla cultura popolare e contadina, Pasolini è stato per decenni una spina nel fianco della società borghese benpensante. I suoi libri e i suoi film hanno fatto spesso scandalo, così come le sue pubbliche prese di posizione su temi dell'attualità e della politica. La sua morte violenta e prematura, nel novembre del 1975, in parte ancora misteriosa, è rimasta una ferita non rimarginata nella coscienza dell'Italia contemporanea. Di lui parlerà Vincenzo Todesco, con l'accompagnamento musicale di Antonio Braidi e letture in collaborazione con Pensieri Acrobati.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Soliera, dalla Fondazione Campori, dall’Università della Libera Età Natalia Ginzburg sezione di Soliera e dalla Festa del Racconto, con il contributo di ReModena, aceto balsamico di Modena.

 

 

 

 

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