Soliera si presenta
Parliamo un po' di noi
Soliera è una piccola e ospitale cittadina emiliana di pianura che si trova quasi a metà strada fra Modena (13 km) e Carpi (8 km). Si raggiunge facilmente in auto attraverso due importanti direttrici di traffico, la strada statale n.413 Modena-Carpi e la statale n.12 del Canaletto. Ma è attraversata anche da una cospicua rete di piste ciclabili. Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Modena e Carpi. L'aeroporto di riferimento è il "Guglielmo Marconi" di Bologna, distante solo una cinquantina di chilometri.
Il suo territorio interamente pianeggiante, segnato a est dal corso del fiume Secchia, si estende su una superficie di circa 54 chilometri quadrati.
Soliera ha due frazioni: Limidi (la più popolosa) e Sozzigalli, ma comprende anche le località di Appalto e di Secchia. Da qualche anno i suoi residenti hanno raggiunto e superato (di poco) quota 15.000 abitanti.
Centro vivace, aperto all'innovazione nei diversi settori delle realtà socio-economiche, Soliera si tiene stretta tuttavia i legami con le proprie radici, a partire dai prodotti tipici della tradizione gastronomica modenese, fra cui il simbolo gastronomico della città, il "tortellone balsamico" servito durante la ultracentenaria Fiera che si svolge ogni anno nei giorni intorno al 24 giugno, festa di San Giovanni, patrono della città. Il simbolo architettonico che salta agli occhi al visitatore è invece il Castello Campori.Dal 2006 il Comune di Soliera fa parte dell'Unione delle Terre d'Argine, insieme ai Comuni di Carpi, Novi di Modena e Campogalliano.
Un po' di storia
Soliera deriva infatti dal latino "solarium", a indicare il solaio scoperto dove si lasciava il grano a essiccare al sole. La posizione particolarmente soleggiata di questa cittadina dal passato agricolo è simboleggiata anche nello stemma comunale che ripropone un sole dal volto umano, sormontato da una corona. I primi insediamenti umani sono attribuibili all’epoca etrusca e romana, e la vita organizzata sembra risalire al principio del II secolo dopo Cristo. È dell'anno 1029 l'atto citato dallo storico e letterato modenese Ludovico Antonio Muratori nella sua opera “Antichità Estensi”, col quale il marchese Ugo Estense acquistò la proprietà da un esponente della famiglia dei Boiardi, di alcuni territori tra i quali Soliera. La vicinanza a sud con Modena e a nord-ovest con Carpi ne fecero un obiettivo desiderabile sia dagli Este, che dopo averla occupata eressero il castello nel 1370, che dai Pio di Savoia, venne a lungo occupata e contesa dalle due famiglie fino al 1635, quando venne resa marchesato e concessa a Pietro Campori, i cui discendenti furono feudatari di Soliera fino all'arrivo di Napoleone Bonaparte nel 1796. Con la Restaurazione e il ritorno dei duchi d'Austria-Este, Soliera divenne una villa del Comune di Modena, e tale rimase sino all'Unità d'Italia quando divenne comune autonomo.
Gli appuntamenti da non perdere
Fiera di San Giovanni (intorno al 24 giugno)
Da sempre appuntamento più significativo del calendario solierese, la Fiera è un felice punto di incontro tra storia, tradizione gastronomica locale e realtà associativa. Promossa dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con la Fondazione Campori, la Compagnia balsamica, i commercianti e le associazioni del territorio, in coincidenza con la festa del Patrono (San Giovanni Battista, il 24 giugno), la manifestazione è una vera e propria vetrina della città, essendo il prodotto della collaborazione fra le associazioni, i talenti e le energie presenti sul territorio. Il programma della Fiera è fitto di invitanti offerte enogastronomiche, che trovano nel celebre tortellone all'aceto balsamico tradizionale di Modena un simbolo prelibato. Numerose anche le iniziative culturali (concerti, conferenze, mostre e spettacoli) e quelle sportive, compreso l'avvicinamento dei più giovani alla pratica delle varie discipline.
Il Profumo del Mosto Cotto (seconda o terza domenica di ottobre)
Grazie ad un programma che valorizza la tradizione enogastronomica, la storia e la cultura più genuina del territorio solierese, Il Profumo del Mosto Cotto è la manifestazione che, dopo la Fiera di San Giovanni, richiama più pubblico, attraendo curiosi e appassionati da tutta la provincia. Promossa dal Comune e dalla Fondazione Campori in collaborazione con la l'associazione La Compagnia Balsamica, la manifestazione si tiene il terzo (o il secondo) weekend di ottobre e ha il suo momento centrale nella giornata della domenica quando, fin dalle prime ore del mattino, in una piacevole cornice di stand enogastronomici, rappresentazioni di antichi mestieri e auto d'epoca, i volontari procedono alla cottura del mosto d’uva, materia prima dalla quale, dopo una lunga lavorazione, si ottiene il cosiddetto oro nero: l'aceto balsamico tradizionale di Modena conservato nell'acetaia comunale.
Arti Vive Festival (fine giugno - inizio luglio)
Nata nel 2007, Arti Vive Festival è una manifestazione interdisciplinare, una sorta di politeama en plein air che punta a valorizzare la creatività giovanile in tutte le sue espressioni: dalla musica indipendente al teatro d'innovazione, dai cortometraggi alle performance site-specific (cioè pensate in relazione al contesto in cui si svolgono), fino ai concorsi fotografici e a manifestazioni di street art. Dal punto di vista organizzativo il festival si ispira alle forme della gestione partecipata dei servizi culturali, un modello fondato sull'apporto volontario delle associazioni presenti sul territorio, che contribuiscono sia alle scelte gestionali, sia a quelle di contenuto. A sancire il significato sociale della manifestazione sta la gratuità degli spettacoli, che – anche grazie al supporto del Comune, della Fondazione Campori e della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi – sono quasi tutti ad ingresso libero.
Biennale Nazionale di Pittura (fine aprile/inizio maggio)
È la rassegna di arte contemporanea più longeva del panorama italiano, fondata nel 1969 e promossa dall'Amministrazione comunale di Soliera, in collaborazione con l’associazione "Amici dell’Arte", con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Regione Emilia Romagna. Per anni la direzione artistica della Biennale è stata affidata al critico d'arte modenese Umberto Zaccaria, scomparso nel 2015. Per le centinaia di artisti affermati ed emergenti, che partecipano da tutta Italia, la Biennale solierese rappresenta ormai un'importante occasione di visibilità. Nell'anno di intervallo che separa un'edizione dall'altra si svolge la rassegna "Il Miniquadro - Città di Soliera": dove gli artisti, sempre di alto livello, concorrono con opere di dimensioni inferiori.
E...state Insieme (da fine giugno a fine agosto)
Programma estivo di iniziative culturali organizzato dal Comune di Soliera in collaborazione con la Fondazione Campori e le associazioni del territorio per rispondere ai bisogni di aggregazione e svago dei cittadini solieresi. Le proposte di intrattenimento, sempre ad ingresso gratuito, sono organizzate in centro storico dalla Fondazione e nel parco e nelle frazioni da parte delle realtà associative. L'offerta è piuttosto articolata e spazia tra diversi generi e discipline: dalle rassegne cinematografiche all'aperto ai concerti, dalle serate danzanti ai laboratori creativi e dalle rappresentazioni teatrali e agli eventi sportivi.
Bellezze da scoprire
Il Castello Campori
È il simbolo storico-architettonico della città, a lungo contesa in età tardo medievale e moderna dalle casate degli Estensi signori del ducato di Modena e Ferrara, e dei Pio signori di Carpi. Della presenza di un castello a Soliera se ne ha notizia intorno all'anno 1370, quando gli Este costruirono la prima pianta del castello che la famiglia Pio di Savoia contribuì a fortificare. All'interno del perimetro del castello a metà del quattrocento venne costruita una rocca, una sorta di castello nel castello. Le mura difensive che cingevano al loro interno il borgo e la rocca erano a loro volta circondate da un fossato e la unica via d'accesso era posta a sud, munita di ponte levatoio. Nel 1635 i marchesi Campori, ottenuto il feudo di Soliera, ampliarono l'edificio e fecero costruire il portico antistante il borgo, le sale interne vennero ornate con statue e sontuosi dipinti andati in gran parte perduti. Nel 1976 il castello fu venduto dalla ultima erede dei marchesi Campori alla parrocchia, successivamente, nel 1990 fu acquistato dal Comune di Soliera allo scopo di ristrutturarlo e trasferirvi la biblioteca civica, a restauro completato (giugno 2007). Nel maggio del 2012 il Castello ha subito dannni cospicui per le violenti scosse di terremoto che hanno colpito anche Soliera. Il successivo restauro ha ulteriormente consolidato, anche sotto il profilo anti-sismico, il Castello che ora è anche sede di prestigiose mostre di arte contemporanea e fotografia.
Le chiese storiche del territorio
Appartiene alla storia più antica di Soliera anche la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, già esistente nel XI secolo, fondata dai monaci benedettini: la parte più antica è la torre campanaria. Una bolla di papa Anastasio IV del 1153 la annovera fra i possedimenti del monastero della Pomposa "in castro Soleriae Ecclesiam Sancti Joannis". Nel 1198, l'arcidiacono di Parma, delegato giudice da Innocenzo III, diede al vescovo di Modena il possesso delle chiese di Soliera, nello spirituale non meno che nel temporale. Presenta pregevoli dipinti - le tele del XVII secolo "Cristo crocefisso tra i Santi" del veronese Antonio Giarola e "L'Annunciazione a Maria" attribuita alla scuola dei Carracci di Bologna -, decorazioni in stucco, paliotti in scagliola e un coro in legno del XVIII secolo.
Ad un chilometro dal castello, in via Serrasina 168, si trova la chiesa di San Michele Arcangelo. Esisteva già nel 1106, eretta dai monaci benedettini sulle fondamenta di un'antichissima cappella longobarda dedicata a San Michele. Nella seconda metà del XV secolo fu rifatta. Nel 1828, durante i lavori di restauro della chiesa, casualmente venne rinvenuta sotto l'intonaco, l'immagine della "Madonna delle grazie", affresco della fine del XV secolo del pittore modenese Fedele Petrazzani, che diede il titolo di santuario alla chiesa. Vi si trova un tabernacolo in legno intagliato e dorato del 1645 opera di Francesco Pescarola di Cremona. Di rilievo anche il paliotto in scagliola colorata di scuola carpigiana nella cappella di sinistra.
A quattro chilometri dal capoluogo, nella frazione di Limidi, si trova la chiesa di San Pietro in Vincoli, eretta nel XII secolo. Se ne trova memoria in un Placito tenuto l'anno 1113 in Bazzovara da Ubaldo de Carpineto, giudice della contessa Matilde. La chiesa fu restaurata nel 1642 e ancora nel 1775, portandola alla forma attuale. Durante i lavori di restauro furono rinvenuti, sotto l'intonaco, alcuni affreschi del XV secolo.
Storiche residenze signorili di campagna
Sono numerose e di pregio architettonico, risalenti fino al XVII secolo. Sono da segnalare in particolare il Casino Vecchi, in via Limidi sud, dove soggiornò l'insigne letterato e storico modenese Ludovico Antonio Muratori, nelle estati del 1693 e del 1694, ospite dei Vecchi famiglia di funzionari ducali; e la villa Bassani - Benvenuti Messerotti - Razzaboni, lungo via Serrasina, località Secchia. Numerose altre ville signorili di pregio artistico-architettonico sono presenti sul territorio comunale e in particolare lungo il fiume Secchia. Fra le altre si segnalano: villa Manzini in località Secchia (sec. XVII) e villa Casarini-Ferrari in località Appalto, villa Cavazzuti a Limidi, villa Redeghieri a Soliera (tutte sec. XVIII).
Il patrimonio naturale
Il territorio solierese offre anche spunti di interesse naturalistico: diversi, infatti, sono gli esemplari arborei che la regione, in considerazione dell'età e delle dimensioni raggiunte, ha ritenuto di tutelare con decreto. Segnaliamo, in particolare, la grande quercia che cresce nel giardino di una bella casa colonica in via Grande o Rosa, al civico 197. Si tratta di un esemplare secolare di Quercus robur, una Farnia in perfetto stato vegetativo, il cui tronco ha una circonferenza che sfiora i 5 metri. Una foto della pianta compare anche sul libro “Giganti protetti” dell'Istituto beni culturali della Regione Emilia Romagna, pubblicato nel 2002.
Un breve cenno al tessuto economico
Il Comune di Soliera fa parte del distretto della maglieria di Carpi, e la fertilità delle sue campagne lo rendono idoneo alla attività agricola. Sono presenti produzioni di vino, Parmigiano-Reggiano, frutta, cereali e l'allevamento suinicolo. Sul versante industriale sono ben sviluppati i settori della meccanica di precisione e della produzione di macchine per la lavorazione del legno. Soliera vanta un esercizio economico/produttivo/commerciale ogni 10 abitanti.