Comunicato stampa
Soliera, 17 settembre 2007
Operazione di polizia anti-vandalismo al Parco della Resistenza
Identificate 13 persone. Denunciati 6 giovani fra i 16 e i 20 anni
Nella serata di giovedì 13 settembre un' operazione congiunta della polizia dell' Unione Terre d' Argine e dei Carabinieri di Soliera ha portato all' identificazione di 13 persone, responsabili a vario titolo di atti di violazioni al codice della strada e atti di vandalismo all' interno del Parco della Resistenza. Scorribande di gruppi giovanili erano state segnalate da alcuni cittadini nelle serate precedenti. La risposta delle forze dell' ordine non si è fatta attendere, con la messa in opera di servizi in borghese, nella fascia serale, dalle 21 in poi.
Sono stati redatti 6 verbali per violazione al codice della strada, in particolare a ragazzi che giravano in due su ciclomotori senza targa e senza assicurazione, e altri 6 verbali per violazione al regolamento comunale di polizia urbana (scorretto utilizzo, uso improprio e danneggiamento delle strutture di gioco riservate ai bambini all' interno del Parco).
A seguito di ulteriori indagini sono stati denunciati penalmente 6 ragazzi fra i 16 e i 20 anni: 3 minorenni alla Procura dei Minori di Bologna, gli altri 3 alla Procura di Modena. I 6 ragazzi, quattro dei quali residenti a Soliera, uno a Carpi e un altro a San Possidonio, sono accusati di aver rotto diversi lampioni, distrutto le giostrine per i bambini e l' insegna in marmo del Parco, divelto i bidoni della spazzatura e recato danni al cantiere.
"Ogni anno registriamo costi crescenti per riparare quello che alcuni "buontemponi" si divertono a distruggere" , commenta il sindaco Davide Baruffi. " A ciò si aggiunge il disturbo alla quiete pubblica e la percezione di insicurezza che si genera nei cittadini davanti a comportamenti scorretti e alla violazione gratuita delle norme. La prevenzione del disagio giovanile, pure essenziale e imprescindibile, da sola non basta. Occorre sanzionare con fermezza e senza sterili buonismi quanti violano la legge e provocano costi inutili alla collettività".