Mercoledì 9 novembre, ore 20.45, Sala Cerimonie Castello Campori  

comunicato stampa

Soliera, 8 novembre 2011


Una commedia di Billy Wilder per celebrare la caduta del Muro Mercoledì 9 novembre, ore 20.45, Sala Cerimonie Castello Campori


Nell'ambito delle iniziative per celebrare il 22° anniversario della Caduta del Muro di Berlino, promosse da Provincia di Modena, Unione delle Terre d'argine e Istituto Storico di Modena, la Sala delle Cerimonie del Castello Campori di Soliera ospita mercoledì 9 novembre alle ore 20.45 la proiezione di un film che Billy Wilder girò a Berlino nel 1961, proprio l'anno in cui venne eretto il Muro a dividere in due parti la metropoli tedesca. La proiezione sarà precedeuta dal saluto del sindaco di Soliera Giuseppe Schena e dall'introduzione di Marco Cipollotti, docente presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.

Il titolo è “Uno, due, tre!”, ne è interprete principale James Cagney.

La vicenda vede protagonista il direttore della filiale della Coca Cola a Berlino Ovest: vorrebbe vendere la bibita anche nei paesi comunisti, ma deve occuparsi della 17enne figlia del suo boss che a Berlino Est sposa in segreto un giovane comunista.

Uno, due, tre! è l’esempio magistrale di come Billy Wilder fosse, ancor prima che un grande regista, un eccelso sceneggiatore. Il senso del ritmo trasmesso dalle immagini, la comicità perfettamente congegnata delle scene, sono l’ulteriore conferma del talento di uno dei più grandi cineasti di sempre. Funzione tutto nella pellicola: la caratterizzazione dei personaggi principali e di quelli di contorno, le situazioni comiche create sfruttando il contesto storico della vicenda (una su tutte: i soldati a guardia del muro che si fanno corrompere da una confezione di coca-cola, di cui scrupolosamente restituiscono le bottigliette vuote). Ma soprattutto resta nella memoria l’ultima mezz’ora del film, sequenza dal ritmo tremendamente sincopato, che non lascia respiro allo spettatore, in cui lo splendido James Cagney (una vera e propria forza della natura) riesce a trasformare lo straccione che ha messo in cinta la figlia del suo superiore da rivoluzionario trozkista a perfetto esempio del capitalismo occidentale.

Il film ricevette una nomination ai Premi Oscar 1962 (miglior fotografia) e due nomination ai Golden Globe 1962 (miglior film commedia e migliore attrice non protagonista a Pamela Tiffin). Nel 1961 il National Board of Review of Motion Pictures lo ha inserito nella lista dei migliori dieci film dell'anno.

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