Addizionale Irpef ferma allo 0,4 per mille, istituita una soglia di esenzione per i redditi fino a 10mila euro  

comunicato stampa
Soliera, 28 marzo 2012


Il sindaco Schena ha presentato il Bilancio di previsione 2012 Addizionale Irpef ferma allo 0,4 per mille, istituita una soglia di esenzione per i redditi fino a 10mila euro

Nel Consiglio Comunale di martedì 27 marzo, il sindaco Giuseppe Schena ha presentato il Bilancio di previsione 2012 e quello pluriennale per il triennio 2012-2014.

In apertura di relazione, nel sottolineare quanto sia stato complesso predisporre un documento di programmazione, il primo cittadino ha scelto di inquadrare questo fondamentale passaggio per la comunità solierese in uno scenario più ampio, nazionale e internazionale, che ha prodotto ricadute pesanti prima finanziarie ed economiche, poi occupazionali e sociali, anche sulla realtà di un paese di 15mila abitanti come Soliera.

In questo quadro lo sforzo dell'Amministrazione si è concentrato nel difendere e mantenere inalterati pezzi significativi dei servizi erogati.

Quanto alle tariffe, si registrano solo lievi adeguamenti sui servizi educativi e scolastici – in particolare il nido d’infanzia – e nulla di più. L’addizionale IRPEF rimane ferma allo 0,4 per mille, confermandosi tra le più basse della provincia. In più, viene istituita una soglia di esenzione dall’applicazione dell’attuale addizionale per i redditi fino a 10mila euro, un modo per mettere in atto un concreto provvedimento di equità.

Quanto all'IMU (imposta municipale unica) il gettito previsto, del tutto virtuale vista l’incertezza sui parametri di riferimento per il calcolo della base imponibile, viene proposto nell'ordine del 5,5 per mille per la prima casa e del 9,5 per mille per l'aliquota ordinaria, con alcune mitigazioni per immobili locati in modo concordato, strumentali alle attività produttive e agricole.

Si fa sempre più stringente il vincolo del patto di stabilità con il Comune che sarà chiamato quest'anno a raggiungere un saldo finanziario positivo che superi un milione e 200mila euro, ben superiore rispetto ai 570mila euro dello scorso anno.

Rispetto agli scorsi anni, la spesa corrente rimane compressa, non superando i 9 milioni 600mila euro (dei quali 501 per rimborso prestiti) e viene finanziata senza ricorrere all’utilizzo di risorse di natura straordinaria quali oneri di urbanizzazione e avanzo di amministrazione. I costi di funzionamento vengono ridotti recuperando risorse sull’organizzazione, sul personale, diminuendo la dotazione alla Fondazione Campori e all’Unione Terre d'Argine. Tagli comunque poco significativi a fronte dei minori trasferimenti dallo Stato che ad oggi si attestano intorno al milione di euro, pari al 40% in meno dell’anno precedente. La spesa prevista per gli investimenti si attesta su 1 milione 102mila euro.

“È un bilancio figlio di una fase storica complessa”, ha concluso Schena, “che propone azioni e progetti che hanno bisogno di essere sorretti dal più ampio civismo, con il coinvolgimento della comunità che deve tornare a riconoscere nella politica e nelle istituzioni il luogo dove ricercare e garantire un futuro a questo Paese e una prospettiva benevola per le giovani generazioni”.

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