Anche l'Unione Terre d'argine ha siglato l'accordo che garantisce contributi ai proprietari degli immobili utilizzati dalle famiglie in difficoltà.

E' stato sottoscritto mercoledì 23 gennaio presso la sede della Provincia di Modena il protocollo "salva-sfratti", promosso dalla Provincia insieme alla Regione Emilia Romagna e alle Fondazioni bancarie del territorio (Modena, Mirandola, Carpi e Vignola) per supportare le famiglie che, a causa della crisi economica, non riescono a pagare il canone della propria abitazione, rischiando lo sfratto per morosità. All'iniziativa hanno aderito i Comuni modenesi, i sindacati di categoria e le associazioni dei proprietari.

Per poter accedere al contributo - che potrà arrivare alla cifra massima di seimila euro, in rapporto al reddito familiare - la famiglia interessata dovrà avere un valore Isee anno 2012 oppure in corso di validità  non superiore a 17mila euro. Dovrà dimostrare di essere in situazione di morosità per le spese di affitto da almeno 4 mesi o di avere una procedura di sfratto già convalidata, di essere cittadino italiano o con carta di soggiorno valida o in corso di rinnovo, di non essere proprietario o comproprietario o altro diritto reale di godimento di beni immobili nel territorio italiano per quota pari o superiore al 50 per cento. I beneficiari sono i proprietari degli immobili utilizzati dalle famiglie in difficoltà. A fronte del contributo, dovranno impegnarsi a non iniziare o a sospendere le eventuali procedure di sfratto, e a garantire la presenza della famiglia in difficoltà nell'appartamento per un periodo di almeno 12 mesi. Dovranno inoltre diminuire l'importo dell'affitto o dell'indennità di occupazione dell'alloggio portandolo a livello del canone agevolato come da parametri definiti nei Patti Territoriali per tutta la durata dei 12 mesi.

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