In piazza Lusvardi. Apertura cancelli alle ore 19,30. In apertura Nomi Ruiz e Cosmo.

comunicato stampa
Soliera (Mo), 15 giugno 2013

Domenica 16 giugno il concerto delle CocoRosie chiude in bellezza Arti Vive Festival  In piazza Lusvardi. Apertura cancelli alle ore 19,30. In apertura Nomi Ruiz e Cosmo.

Eccentriche, vestite e truccate sempre in modo stravagante, le CocoRosie saranno le protagoniste della giornata di chiusura di Arti Vive Festival, domenica 16 giugno, a Soliera. Per accedere in piazza Lusvardi, i cancelli verranno aperti alle ore 19.30, i biglietti (15 euro) sono acquistabili all'ingresso. Prima si esibiranno Cosmo e Nomi Ruiz, quindi, alle ore 21, saliranno sul palco le due sorelle americane, soprannominate appunto Coco e Rosie, californiane di nascita ma con un originale progetto musicale nato a Parigi, nel 2003. Si chiusero nel bagno del loro appartamento per tutta l’estate, perché era la stanza con l’acustica migliore, e cominciarono a comporre e a registrare canzoni, usando indistintamente voce, strumenti, giocattoli. Da allora Sierra e Bianca Casady (questi i veri nomi) hanno pubblicato cinque album, di cui l’ultimo, “Tales of a Grass Widow”, è uscito giusto a maggio ed è stato definito dalla rivista NME “bello e audace, con molti richiami allo stile di Björk”. Le due sorelle, nei dieci anni di attività, sono diventate paladine della scena indie americana, collaborando qua e là con tanti artisti, da Antony Hegarty (voce di Antony & The Johnsons) a Devendra Banhart (che è stato anche fidanzato con Bianca), con una recente esperienza teatrale al fianco di Bob Wilson. Il loro sound condensa un mix di avant-pop, elettronica, folk psichedelico, sintetizzato nell’etichetta di “freak folk”. Creative e imprevedibili, hanno fama di dare il meglio sul palco.

Il motivo conduttore del loro ultimo disco è una conversazione immaginaria tra un bambino abbandonato e un’anziana signora, a questo si aggiungono l’ecologia e il femminismo. Dal punto di vista musicale invece i brani presentano tutte le caratteristiche del “sound Cocorosie” con una virata verso il pop. Apre le danze “After the Afterlife”, ninnolo che si snoda tra elettronica e pianoforte come il successivo “Tears of Animals”, uno dei brani più affascinanti che vede la collaborazione di Anthony. Il resto dell’album si muove su queste coordinate: l’intrigante intreccio vocale e le percussioni freak di “Child Bride” l’atmosfera indiana di “Broken Chariot”, i beats hip-pop e il rap di “End of Time”, la cupezza di “Harmless Monster” e “Gravedigress”. “Tales of a Grass Widow” si rivela un album piacevole, più orecchiabile rispetto ai lavori precedenti

In attesa di bilanci definitivi, questa edizione di Arti Vive Festival è stata senza dubbio la più partecipata dal pubblico e, probabilmente, la migliore dal punto di vista della proposta artistica. La Fondazione Campori giudica estremamente positiva anche la collaborazione con tutti e quattro i comuni coinvolti: oltre a Soliera, Carpi, Novi e Campogalliano.



 

Infoline: 3240.9825196 - 059.568580-1 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.artivivefestival.it

 

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