comunicato stampa
Soliera, 7 luglio 2015
Il successo della manifestazione solierese che si è tenuta dal 28 giugno al 5 luglio
L'edizione 2015 di Arti Vive Festival ha fatto registrare un exploit di pubblico e presenze di gran lunga superiore a qualsiasi aspettativa. Gli organizzatori della Fondazione Campori stimano che negli otto giorni del Festival (28 giugno - 5 luglio), siano arrivate a Soliera dalle diecimila alle dodicimila persone. Il merito di questa capacità attrattiva va anzitutto alla proposta artistica, in grado di coniugare una qualità assoluta con un'articolazione riuscita fra musica indipendente e teatro performativo, con grandi nomi della scena internazionale (Einsturzende Neubauten) e nazionale (Giovanni Lindo Ferretti, Brunori Sas) accanto a nuovi progetti tutti da scoprire. Solo per fare un esempio, gli M+A, il duo che ha infiammato piazza Lusvardi nella serata di sabato 4 luglio con sonorità pop-elettroniche, era già passato ad Arti Vive nell'edizione 2010, come una delle giovani proposte agli esordi. Ritrovare la stessa formazione dopo cinque anni con un percorso artistico maturato e riconosciuto è la prova che la manifestazione solierese ha buon fiuto. In più, per il secondo anno consecutivo, a rendere Arti Vive più inclusiva verso un pubblico ampio ha contribuito lo Street Food di qualità, approdato in piazza Sassi grazie alla sinergia con il comitato Soliera C'è.
“Il successo di questa edizione del festival”, spiega il sindaco Roberto Solomita, “caratterizza Soliera sempre più come una comunità aperta, accogliente per le giovani generazioni e attenta a tutte le espressioni artistiche, soprattutto indipendenti, con un'attitudine alla ricerca e al cross over fra i linguaggi della contemporaneità. Per questo l'investimento su Arti Vive va consolidato e possibilmente ampliato. Per Soliera la cultura, in particolare nelle sue forme espressive più cariche di energie e contenuti come quelle che animano Arti Vive, non è certo un orpello di cui si possa fare a meno in tempi di crisi, ma al contrario la strategia migliore con la quale contrastarla.”
(Nella foto, piazza Lusvardi gremita durante il concerto conclusivo di Giovanni Lindo Ferretti)