Giovedì 17 dicembre, ore 21, Nuovo Cinema Teatro Italia, via Garibaldi 80

comunicato stampa

Soliera, 15 dicembre 2015

Scontro generazionale in "Cannibali" della compagnia Kronoteatro Giovedì 17 dicembre, ore 21, Nuovo Cinema Teatro Italia, via Garibaldi 80

Giovedì 17 dicembre, alle 21, al Nuovo Cinema Teatro Italia di Soliera approda la compagnia ligure Kronoteatro, con il loro spettacolo più acclamato: “Cannibali”. Come due pugili in attesa di battersi sul ring, così aspettano in scena Tommaso Bianco e Maurizio Sguotti, i due attori protagonisti. È subito chiaro che sul palco avrà luogo una lotta: quella che per Kronoteatro si incarna nelle dinamiche di uno scarto generazionale. I due attori – presi a campione per rappresentare giovinezza e maturità – sono protagonisti di piccole istantanee che raccontano una continua storia di sopraffazione reciproca: padre contro figlio, insegnante contro alunno, datore di lavoro contro precario, infermiere contro malato. È uno scontro feroce, che diventa presto fisico e dal ritmo nervoso: gli attori indossano tute comode per picchiarsi meglio, ginocchiere, invadono lo spazio con poltrone che sono ora armi ora protezioni, poi si siedono esausti a guardare il pubblico, lo sguardo vitreo di chi combatte una battaglia che non ha niente di costruttivo.

Un terzo attore - Alex Nesti - un po’ arbitro un po’ bar man, monitora il gioco teatrale da una consolle e ha il compito di portare l’estraneo in scena: proietta immagini di repertorio della Sila, presa come elemento nostalgico di un paradiso perduto, scandisce il tempo con musiche elettroniche che fanno da contraltare a pubblicità di marchi totalmente avulsi dalla situazione, come lo sono anche i manga di eroine giapponesi (le video animazioni sono di Fabio Ramiro Rossin), a sancire il fallimento dei nostri sul palco.

Tra le pieghe di queste dinamiche generazionali emerge il quadro complessivo di una realtà disagiata, con tutte le ossessioni che la caratterizzano: il dramma del lavoro precario, la cura eccessiva per la salute fisica e mentale, l’incomunicabilità tra genitore e figlio o la difficoltà di stabilire relazioni con l’altro sesso. L’umorismo delle situazioni deriva da un uso sapiente del grottesco.

Attraverso una drammaturgia essenziale quanto acuta (il testo è firmato da Fiammetta Carena) e un’interpretazione energica e viscerale, Kronoteatro scatta l’istantanea di un presente desolato quanto problematico, dimostrandosi osservatore sensibile della contemporaneità. Parlare di nostalgia di futuro, in questo caso, sembra particolarmente significativo; perché da questo presente, dove ci si mangia la felicità a vicenda, si vorrebbe spesso fuggire.

Per informazioni e prenotazioni: 059.859665 / 347.3369820

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