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Comunicato stampa 31/5/2005

 

 

 

SBULLONIAMOCI

un progetto per dire no al bullismo

 

 

L'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Soliera con la collaborazione de Assessorato alle Politiche Sociali e Assessorato alla Pubblica Istruzione, grazie al contributo finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, ha dato vita (a partire dal mese di aprile 2005) al progetto "Sbulloniamoci: promozione di relazioni positive tra bambini e bambine in età scolare". Si tratta di un' iniziativa finalizzata da un lato allo sviluppo di competenze e abilità per contrastare e gestire il problema del "Bullismo" tra bambini e ragazzi; dall'altro alla conoscenza, divulgazione e sensibilizzazione degli adulti al fenomeno. Determinanti si sono rilevate fin dalla fase di ideazione del progetto le collaborazioni con l'Istituto Comprensivo di Soliera, nella figura del Dirigente Scolastico, degli insegnanti e dei genitori, e con le Associazioni del territorio (Gruppo Genitori e Figli con Handicap, Centro di Animazione Giovanile "Il Vulcano").

Il progetto si articola in diverse fasi: la prima, in corso in queste settimane, prevede la somministrazione di questionari anonimi agli alunni delle scuole elementari di Soliera, Limidi e Sozzigalli, agli studenti della Scuola Media di Soliera, ai genitori e agli insegnanti. I questionari hanno lo scopo di capire se, e a quale livello, è diffuso il fenomeno del bullismo in una realtà cittadina come quella solierese.

A partire dal mese di ottobre 2005 fino a dicembre 2006, dopo l' elaborazione dei dati ottenuti dai questionari, numerose figure professionali specifiche di riferimento procederanno con una serie di interventi individualizzati su ragazzi o piccoli gruppi, all' interno dell' ambito scolastico ma soprattutto in quello extra-scolastico . Ne sono un esempio il gruppo sportivo, il doposcuola presso il Centro di Aggregazione Giovanile " Il Vulcano" , o ancora il doposcuola presso l' associazione Gruppo Genitori e Figli con Handicap, lo Spazio Giovani, la Ludoteca-Biblioteca Ragazzi " Mulino" , e altri luoghi di ritrovo informali. Successivamente sarà coinvolto un educatore-animatore per interventi formativi di Educazione socio-affettiva in dodici classi delle scuole elementari e medie. A ciò sono da aggiungere laboratori scolastici ed extra-scolastici, espressamente rivolti alla prevenzione del bullismo.

Nel frattempo saranno previsti per insegnanti, operatori dei Servizi del territorio e per i genitori, percorsi formativi finalizzati alla conoscenza del problema e allo sviluppo di competenze ed abilità per contrastare e gestire l'atteggiamento aggressivo.

Presso la scuola media " Sassi" di Soliera, una volta a settimana, sarà inoltre attivato uno sportello di informazione e consulenza psicologica, rivolto a studenti, genitori ed insegnanti dell' Istituto Comprensivo.

Verranno poi realizzate azioni di divulgazione ed informazione sui contenuti del progetto e sui temi cui è dedicato, attraverso la produzione di materiali cartacei o informatici: pieghevoli, dispense e opuscoli, Cd Rom.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il bullismo è un fenomeno sommerso ma estremamente diffuso e si riferisce ad un atteggiamento di prevaricazione, ripetuto nel tempo, nei confronti di un coetaneo. Una ricerca del 1997 condotta da Ada Fonzi, docente di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione dell'Università di Firenze, ha dimostrato come il bullismo sia presente in ambito scolastico già a partire dalle scuole elementari.

In questa forma di maltrattamento, che può essere sia fisica che di umiliazione psicologica fino all'isolamento, si distinguono tre attori: la vittima, il bullo e i soggetti collusivi, ossia gli spettatori (quasi sempre passivi).

Sempre la ricerca della Fonzi dimostra che la vittima è spesso ansiosa ed insicura, sensibile e calma, alle prepotenze reagisce piangendo o chiudendosi in sé, soffre di scarsa autostima. Si riconoscono due tipi di vittime: quelle passive e sottomesse, oppure  quelle attive e provocatrici.

Il bullo invece è chi si comporta con prepotenza e prevaricazione, chi isola, umilia e presenta solitamente un disimpegno morale molto alto.

Chi collude, i compagni che non soccorrono, il genitore e l'insegnante che non vedono, concorrono in vario modo alla prevaricazione e l'emarginazione ai danni di chi subisce.

L'aggressività in età scolare è spesso indicata come uno dei maggiori fattori di rischio per bambini e adolescenti: se il fenomeno risulta fortemente ancorato al clima e alle dinamiche interne di una classe diventa rilevante intervenire cercando di attivare le risorse positive del gruppo. L'importanza di un progetto quale "Sbulloniamoci" si rivela nell'intenzione di voler fronteggiare il problema con coscienza e con senso di responsabilità da parte di tutti i soggetti promotori: Istituzioni, istituto comprensivo, associazioni del territorio.

La scuola, e i servizi extra scolastici presenti sul territorio devono essere luoghi di confronto positivo tra ragazzi,  tra ragazzi e adulti, nell'esplicazione di relazioni significative improntate al rispetto reciproco, alla collaborazione e solidarietà.

La comunicazione tra i diversi contesti sociali e culturali di una comunità avvia un concetto di rete all'interno del quale siamo tutti cittadini responsabili.

 

 

 

 

 

 

 

Per informazioni: Comune di Soliera

Ufficio Cultura: Mauro Arletti 059/568.581/2  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Spazio Giovani: tel. 059/568.586 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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