Zibordi: “Abbiamo ormai ricostruito tre scuole: a Chandane, Thumi e Waku. E altre ancora ne ricostruiremo".

comunicato stampa
Soliera, 5 maggio 2016


 
Nepal, ricostruite tre scuole dopo il terremoto del 2015 grazie all'iniziativa del solierese Franco Zibordi



Prosegue l’esperienza di “Zibo Nepal Earthquake 2015”, avviata dal solierese Franco Zibordi (nella foto) a sostegno di alcuni villaggi del Nepal, andati praticamente distrutti a seguito del devastante terremoto dell’aprile 2015.
Impegnato da anni nel volontariato, profondo conoscitore della realtà nepalese per esserci stato in numerose occasioni, Zibordi ha individuato villaggi fuori dai tradizionali circuiti turistici dove realizzare significativi interventi di supporto e ricostruzione.

“La nostra scommessa nepalese continua in modo vincente”, scrive Zibordi. “Abbiamo ormai ricostruito tre scuole: a Chandane, Thumi e Waku. E altre ancora ne ricostruiremo. Grazie a tutti gli amici, le aziende, le associazioni che hanno creduto in questa opera, che hanno dato il loro contributo e che sicuramente non sono stati delusi o traditi.”
“Waku”, prosegue il resoconto di Zibordi, “è una municipalità abbastanza ampia, che si sviluppa in una remota area del basso Nepal dove il turismo 'trekking' non esiste proprio.
La Jalesory Secondary School sorge in località "Wapsa Khani" che può essere definita uno dei punti strategici del comprensorio di Waku ed eroga servizi scolastici per più di 200 famiglie. I ragazzi che convergono su questa scuola in alcuni casi devono fare tragitti di un'ora e più per sentieri non sempre comodi e la scomparsa di questa scuola sarebbe stato un grande problema, se non proprio un disastro.
Ciò si è potuto intuire nella cerimonia inaugurale alla quale hanno partecipato 140 studenti, il corpo insegnanti al completo, le autorità locali, un giornalista della radio regionale e il direttore scolastico di tutta la municipalità. Tutti hanno espresso gratitudine e grande affetto nei nostri confronti (senza di noi la scuola difficilmente sarebbe stata ricostruita in così breve tempo: tre mesi).
La cerimonia, molto sentita, è stata essenziale ma ha espresso momenti di grande commozione come quando il direttore scolastico ha intonato l'inno nazionale nepalese e tutti, in piedi, hanno cantato con grande sentimento. È stato un momento di grande intensità emotiva ascoltare questo canto solenne (disturbato solamente dal canto degli uccelli) e osservare la nostra bandiera tricolore e la bandiera nepalese garrire insieme al vento himalayano, oltre al gagliardetto di Soliera”.

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