È stato approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale. Predisposta una mappa dettagliata delle criticità e degli interventi prioritari da effettuare.


 
Soliera prosegue nel suo percorso per configurarsi sempre più città solidale e, di conseguenza, accessibile. Ora è il primo comune della provincia di Modena a dotarsi di un organico Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA), approvato con voto unanime del Consiglio Comunale. Un lavoro firmato dall'architetto Bruno De Pietri, con la partecipazione delle associazioni solieresi che si occupano di disabilità: Anmic, Croce Blu, Genitori Figli con handicap, Gli Angeli di Gabriele, la Casa protetta “Sandro Pertini”, Aida, Auser e Cerpa Italia.

Il Piano si presenta come uno strumento di conoscenza e di programmazione che fotografa lo stato dell'arte, evidenziando i principali ostacoli fisici che limitano o impediscono una completa fruizione degli spazi. Può essere visto come un Piano attuativo di settore del PSC, il Piano Strutturale Comunale che definisce il futuro della città. Il PEBA restituisce pertanto una dettagliata mappa dei percorsi e le schede degli edifici pubblici e di quelli residenziali pubblici, valutandone l'accessibilità da parte di categorie di persone diversamente abili.
Nella vita sociale e nell'utilizzo di strutture di beni immobili, la persona disabile non è soltanto chi ha impedimenti motori tanto da muoversi su sedia a due ruote o servirsi di un bagno per handicappati, ma anche chi ha importanti deficit di percezione sensoriale della vista e dell'udito (ipovedenti e ipoacustici). Senza dimenticare che chiunque può sperimentare condizioni di disabilità, quantomeno in via transitoria, per via di infortuni, ma anche semplicemente in base alla propria età di bambino o di anziano, etc.

L'analisi dell'edilizia pubblica solierese si è articolata in 42 immobili, che vanno dal Castello alle strutture sportive, dai cimiteri alle scuole, comprendendo anche una serie di condomini. L'elenco degli interventi più urgenti segnalati nel capoluogo comprende i marciapiedi di parte di via Marconi e di via Caduti, e un paio di attraversamenti pedonali in via Matteotti. Quanto alle frazioni, a Limidi le criticità più evidenti riguardano l'impianto semaforico di via Carpi Ravarino, a Sozzigalli il marciapiede di via Colombo, a Secchia il marciapiede di via Serrasina. Un focus specifico ha riguardato anche l'accesso ai parchi e agli spazi verdi.
Nel complesso, il Piano ha valutato intorno al 10% la percentuale delle strade o degli edifici pubblici “non a norma”, ovvero con qualche elemento di inadeguatezza. Il documento non manca di evidenziare come spesso, per l'adeguamento, non siano necessari interventi pesanti, ma risultino sufficienti piccoli accorgimenti legati anche alla manutenzione e all'uso dei materiali, soprattutto per quel che riguarda le pavimentazioni.

“L'amministrazione comunale di Soliera”, spiega il vicesindaco Caterina Bagni, “ha nel tempo mostrato sempre grande attenzione ai temi dello sviluppo sostenibile e ai modelli di crescita sociale, economica e culturale. Con un modus operandi peculiare e decisivo per la riuscita dei progetti: coinvolgendo la comunità, investendo sulla partecipazione concreta dei cittadini per innescare quei meccanismi virtuosi che possono far letteralmente rinascere i luoghi.”
“Teniamo in modo particolare a rimarcare il contributo attivo delle associazioni del territorio”, aggiunge l'assessore ai servizi sociali Andrea Selmi. “Il nostro ringraziamento per la specifica consulenza va a Ottorino Gelmini (Anmic), Alan Leonardi (Croce Blu), Paola Rinaldi e Piera Tamassia (GGFCH), Marcello D'Orsi (Gli Angeli di Gabriele), Daniela Malmusi (Casa protetta), Simone Soria (Aida), Claudio Zaccaria (Auser) e Gaetano Venturelli (Cerpa Italia).”

 

(Nella foto, da sinistra a destra, Marco Culzoni, Gaetano Venturelli, Marcello D'Orsi, Andrea Selmi, Bruno De Pietri, Ottorino Gelmini e Caterina Bagni)

Allegati
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