SOLIERA - Sono a disposizione i primi importanti risultati del progetto "Sbulloniamoci", realizzato su base biennale dal Comune di Soliera grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, istituzione che lo ha finanziato per 80.000 euro su un totale di 106.880 euro (il resto del totale è a carico dell'amministrazione comunale). Il progetto, che si pone l'obiettivo di prevenire il bullismo grazie alla promozione di relazioni positive tra bambini e ragazzi in età scolare, ha previsto una prima fase di ricerca e una seconda fase operativa, che di recente si è conclusa. I primi risultati sono disponibili e pubblicati nel libro "Progetto Bullismo" (Editrice Berti) in cui si confrontano quattro diversi progetti di prevenzione al bullismo. Qui si legge che a Soliera attraverso la ricerca, condotta nelle scuole primarie e secondarie di primo grado dell'Istituto Comprensivo di Soliera sull'intera popolazione degli alunni, dei genitori e degli insegnanti, è stato possibile evidenziare l'entità del fenomeno delle prepotenze fra pari, delle molestie fra bambini e fra adolescenti. Il progetto è stato ispirato dal lavoro degli ultimi dieci anni dell'Ufficio Politiche Giovanili del Comune, in cui ha in pratica visto la luce Sbulloniamoci. "Il risultato più importante è stato quello della percezione chiara del fenomeno per i protagonisti, insieme alla certezza di avere coinvolto in modo attivo i più giovani, le famiglie e gli insegnanti - dice Mauro Arletti, responsabile del progetto - Come tutti i processi educativi, si tratta di un lavoro che darà risultati definitivi nel lungo periodo, ma possiamo già dire che l'iniziativa ha pienamente coinvolto gli educatori ed innescato un nuovo modo di lavorare". Aggiunge Sandra Capozzi, che ha collaborato attivamente al progetto: "La caratteristica principale di "Sbulloniamoci" è stata quella di parlare per la prima volta di un fenomeno diffuso senza che il paese fosse stato teatro di un caso eclatante. Abbiamo promosso relazioni positive come strategia di prevenzione. Fondamentale che la regia di tutto sia stata appannaggio dell'ufficio politiche giovanili del Comune". I risultati a disposizione si evincono dal confronto fra un prima ed un dopo, cioè su che cosa ha effettivamente lasciato sul terreno il passaggio del progetto "Sbulloniamoci" in paese. In una realtà di 14.500abitanti circa come Soliera, sono state raggiunte fino ad ora 5..348 presenze nelle attività formative e di laboratorio realizzate dal progetto. Tutto questo grazie al lavoro di un'equipe multiprofessionale composta da: operatori dei servizi del Comune di Soliera coinvolti (politiche giovanili, servizi sociali e pubblica istruzione), da dirigenti, insegnanti e genitori dell'Istituto Comprensivo, ed operatori delle associazioni professionali e di volontariato del territorio. Attraverso questionari (pre e post) si è misurato l'impatto e l'efficacia degli interventi realizzati. Dagli esiti si evince che nella percezione delle bambine e dei bambini il clima in classe è senz'altro migliorato, è conseguentemente aumentata il senso dell'autostima, il numero di bambini che dicono di vivere situazioni di bullismo è diminuito del 16% (vittime nelle scuole secondarie di primo grado) ed i bulli sarebbero in pratica dimezzati. Fra i dati, quelli della della conoscenza di sé (più 54%), la capacità di ascoltare (più 43%), di comunicare e di esprimere i sentimenti (rispettivamente più 45% e 54%) rapportati al prima ed al dopo progetto evidenziano l'impatto positivo di"Sbulloniamoci". Decisivo l'impulso per il coordinamento tecnico offerto da Sandra Capozzi nella fase di realizzazione operativa degli interventi e la supervisone scientifica di un esperto come Marco Maggi. "Siamo convinti che il progetto "Sbulloniamoci" rappresenterà un ottimo strumento di lavoro e di promozione dell'agio interno della nostra comunità nei prossimi anni" ha commentato in merito l'assessore alle politiche giovanili del Comune di Soliera, Massimo Valentini.